La stampa specializzata ha pubblicato l’analisi dell’avvocato Daniele Iorio, partner di LegisLAB, in merito alla proposta di legge per la limitazione della responsabilità dei sindaci, di recente approvata dalla Camera dei Deputati e ora al vaglio del Senato della Repubblica e, in specie, sulle modifiche apportate al secondo comma dell’articolo 2407 cod. civ. riguardanti l’abrogazione della responsabilità solidale di sindaci e amministratori.
In particolare, secondo l’avvocato Iorio, pur essendo lodevole l’iniziativa, soprattutto per il tentativo di rendere il ruolo di sindaco più attrattivo per le migliori professionalità, il testo del progetto di legge non parrebbe condivisibile soprattutto per l’incertezza in merito ai criteri di calcolo del limite di responsabilità (il c.d. cap) e alla specifica individuazione dello stesso cap. Secondo il testo legislativo, infatti, gli scaglioni di riferimento per l’individuazione del cap recano un solo requisito, ovvero il multiplo del compenso annuo percepito. L’avvocato Iorio, dunque, caldeggia l’opportunità innanzitutto di inserire anche dei criteri dimensionali delle società e, in secondo luogo, ai fini di una certezza ex ante sul cap di riferimento, di non far riferimento al compenso percepito, il quale potrebbe essere foriero di interpretazioni in determinati casi, ma al compenso deliberato.
L’autore segnala anche l’opportunità di un coordinamento del nuovo testo dell’articolo 2407 cod. civ. con il Codice della Crisi, e in particolare con l’articolo 14, comma 3, che contempla per i sindaci un esonero di responsabilità solidale con gli amministratori (che sarebbe abrogata) per segnalazione agli stessi dell’esistenza di fondati indizi della crisi.